Tè bianco – il più delicato della famiglia dei tè
Il tè bianco è fatto dalle foglie della Camellia sinensis proprio come il tè giallo, verde, blu-verde, rosso e nero
Eppure, c’è una differenza! La differenza tra questi diversi tè sta nella loro lavorazione.
L’inizio della lavorazione è uguale per tutte le varietà di tè. Inizialmente si raccolgono le foglie, sempre la mattina presto in modo che non prendano troppo sole, che stimola l’ossidazione. Le foglie vengono poi lasciate appassire. Questo viene fatto stendendole per diverse ore su delle griglie oppure su delle stuoie di bambù. Solo in alcuni casi le foglie vengono lasciate appassire al sole, ma generalmente vengono tenute all’interno di capannoni dove questo processo viene accelerato con dei ventilatori. Le foglie perdono così l’umidità e diventano morbide.
A questo punto inizia la lavorazione delle foglie, che cambia a seconda della varietà di tè desiderata. Il fatto d’ottenere dalle foglie appassite il tè bianco, giallo, verde, blu-verde, rosso oppure nero dipende dal grado d’ossidazione. Qui puoi leggere di più sull’ossidazione oppure sulla fermentazione.
Il tè bianco viene prodotto secondo un metodo tradizionale
Non è praticamente ossidato.
Infatti, dopo l’appassimento viene riscaldato in modo controllato per fermare l’ossidazione. Pertanto, il tè bianco ha solamente i bordi delle foglie leggermente ossidati e rimane quindi mite e leggermente dolce nel gusto. Inoltre, non è un tè arrotolato.
Il tè bianco non diventa amaro, nemmeno quando viene lasciato in infusione a lungo
Questo è anche il motivo per cui i fiori di tè – che sono delle piccole palline formate da foglie di tè con un fiore incorporato, che poi si schiude in acqua calda – vengono preparati con delle foglie di tè bianco. Questi fiori di tè vengono lasciati nell’acqua per molto tempo, perché sono decorativi.
Il tè bianco è molto prezioso, quindi anche più costoso rispetto al tè verde oppure al tè nero
Anche se in realtà non è più prezioso del tè verde, ma se ne produce molto meno e quindi, essendo più difficile da ottenere – e visto l’aumento della sua domanda negli ultimi anni – il suo prezzo sale.
Perché viene chiamato tè bianco?
Perché per produrlo si raccolgono solamente i germogli e le foglie più giovani che hanno ancora una delicata “peluria” che brilla di un bianco argenteo.
Il tè bianco viene prodotto principalmente in Cina, ma anche in Taiwan, Thailandia, Sri Lanka, India e Nepal.
Ci sono solamente poche varietà di tè bianco
Una varietà molto conosciuta è il Pai Mu Tan oppure lo Yin Zhen che viene anche chiamato Silver Needles in Cina e Silver Tips in Sri Lanka.
Grazie al suo gusto delicato, è molto adatto ai principianti del tè oppure come sostituto al tè verde se quest’ultimo non piace particolarmente.
Preparazione:
Il tè bianco ha un sapore migliore se lo prepari secondo la tradizionale cerimonia cinese del tè, chiamata Gonfu Cha. Questo significa utilizzare poca acqua, ma fare diversi infusi.
Per la preparazione dei tè d’alta qualità l’acqua non dovrebbe superare i 70 °C, mentre per i tè di qualità inferiore una temperatura dell’acqua tra 80 °C e 90 °C va bene.